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Gentili, un lampo a Zurigo
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di Giorgio Bicocchi

Mario GentiliwtmTesserato con la Lazio Ciclismo, Mario Gentili, al mozzo del fidatissimo tecnico azzurro Corradin, vinse nel 1986, sull’anello di Oerlikon, alla periferia di Zurigo, il titolo mondiale del mezzofondo stayers dilettanti. Riportò in Italia la maglia iridata, festeggiato nel quartiere Tiburtino di Roma, dove è nato, e nelle tante serate organizzate dalla Polisportiva Lazio.

Furono il Presidente Nostini e l’allora Segretario Generale, Buccioni, ad accoglierlo a Fiumicino, abbracciando anche Renato Di Rocco, oggi numero uno della Federciclismo, altro appassionato Laziale a diciotto carati.
Un campione mondiale, rigorosamente laziale. in una disciplina, peraltro, molto faticosa: serve metodo, applicazione, forza nei muscoli, allenamenti mirati per emergere e costruire qualcosa.
Mario iniziò a correre sotto la guida del padre, Rolando, recentemente scomparso. D’altronde, la famiglia Gentili e’ molto nota nella Capitale anche per la gestione di un negozio di biciclette a via dei Monti Tiburtini (una sorta di laboratorio, in cui si ammirano cambi, selle e tubolari avveniristici) e per la promozione del ciclismo da quasi quaranta anni.
Un segno di attenzione ricordare il successo iridato di Mario Gentili, a Zurigo. Uno dei tanti messi assieme dalla Polisportiva che non meritano, a ventisette anni di distanza, l’anticipato oblio.

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