Dal 2012 il centro di studio e documentazione ufficialmente riconosciuto dalla S.S. Lazio
“Ricerca Ballerini”: (intanto) uno “scatto” fondamentale della Storia Laziale
“Ricerca Ballerini”: (intanto) uno “scatto” fondamentale della Storia Laziale

“Ricerca Ballerini”: (intanto) uno “scatto” fondamentale della Storia Laziale

facebookmail

facebookyoutubeinstagram

audax_giotraLa ricerca su Fortunato Ballerini è uno dei tanti cantieri aperti del Centro Studi.
Recentissime scoperte hanno dato nuovo impulso ad una ricerca su quello che è unanimemente riconosciuto come colui che diede struttura ed organizzazione solide ad una associazione spontaneista così com’era la Podistica Lazio dopo la dipartita di Luigi Bigiarelli.
La storia della Lazio, inevitabilmente, è costellata di storie che, seppur riportate dai diretti interessati, non possono che “sapere” di leggenda, per quanto risultino inverosimili.
Tra queste la “famosa” corsa dei 100 km del 1902, gareggiata da atleti della S.P. Lazio quali Zangrilli, Balestrieri, Moxedano, Grassi, Secondari, Giannini, Galvagni (con partenza ed arrivo a Roma passando per S. Cesareo, Valmontone, Artena, Velletri, Genzano, Ariccia ed Albano) ma soprattutto da Fortunato Ballerini, all’epoca sotto i colori della Ginnastica Roma.
E (quella che si poteva pensare) leggenda, vuole che il 50enne Ballerini gareggiò vestito in abiti civili, di tutto punto e con un ombrello.
Che invece sia cronaca e poi storia e non leggenda romanzata, è confermato dalla foto che pubblichiamo, dove oltre al Ballerini “borghese” troviamo in bella posa Zangrilli nella tenuta sociale della S.P. Lazio e Balestrieri al suo fianco con spalla fasciata!
Quanto all’ombrello, che potrebbe far pensare, anche qui, ad una fantasiosa pennellata della e nella leggenda: niente di misterioso o strano, dal momento che la gara si svolse con un tempo piovoso che accompagnò gli atleti sostanzialmente per tutto il percorso; Fortunato Ballerini si dimostrò semplicemente saggio e pratico (ricordiamo come queste competizioni non sempre si svolgevano a passo di marcia forzato, a volte erano delle “passeggiate” per così dire, accelerate).
L’importanza di questo scatto, apparentemente uno dei tanti del podismo dei primi del ‘900, è enorme, se si pensa che al fine della gara fu offerta al Ballerini, “ingegnere” dello sport, la Presidenza della Lazio, che, sotto la sua guida operativa si trasformò da realtà destrutturata a riferimento sportivo/culturale dalle solide fondamenta, per Roma e l’Italia tutta.
(ringraziamo per la foto l’amico Giovanni T.)
E su Ballerini, a presto per interessanti novità inedite sulla sua vita…

facebookmail

facebookyoutubeinstagram