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1977: il più bel Giordano di sempre umilia il Trap
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di Giorgio Bicocchi

Per vincere la prima partita di quel campionato, la Lazio, il 2 ottobre 1977, scelse – come spesso accaduto nel corso della sua storia – il modo più fragoroso. Tre a zero alla Juve di Trapattoni, quella con la difesa più forte e la prima linea composta da Causio, Tardelli, Boninsegna, Benetti e Bettega. Semplicemente non pervenuti quel pomeriggio, con la Lazio di Vinicio in cattedra dal terzo minuto, quando Garlaschelli aveva inaugurato la festa del gol.
Toto’ Lopez regista suadente, Manfredonia e Wilson cerniera difensiva. E, davanti, il repertorio di Bruno Giordano, semplicemente immarcabile, una furia nella metà campo bianconera (come il duello con l’ansimante Gentile, in una delle due foto, testimonia).
Per un pomeriggio, trentotto anni fa, si invertirono i ruoli. Con la Lazio stellare, tutta pressing e movimento, e la Juve all’angolo, inebetita da tanto ardore. Non fu una sorpresa, nella ripresa, allora, assistere alla doppietta di Giordano. Due tra i più bei gol segnati in carriera dal centravanti: una folgore per il raddoppio, un pallonetto ricchissimo di classe e astuzia per il tris (testimoniato dall’altra foto allegata). Olimpico quasi incredulo, Lazio padrona e mai in difficoltà. Una lezione di calcio memorabile ad un maestro come il Trap che, mai come quella volta, si augurò che l’arbitro Michelotti mettesse presto fine a quella mattanza agonistica.

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